Nobis Assicurazioni presenta Superbonus Protetto, la polizza a tutela dei committenti che scelgono di fare i lavori con la pratica del 110%. Si tratta di nuovo prodotto immaginato per tutelare i privati e i condomini che hanno avuto accesso al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi per le opere realizzate sugli edifici civili.
Si tratta da una normativa contraddistinta dalla novità e dalla complessità, con complesse procedure da seguire e tanti documenti da produrre. Se, in caso di accertamento fiscale, il Credito d’Imposta dovesse essere revocato, il committente potrebbe dover restituire le somme percepite, anche se cedute a banche, aziende o altre compagnie di assicurazioni e quindi a dover sostenere di tasca propria, tutte le spese per i lavori.
Ecco Superbonus Protetto di Nobis
Con la polizza Superbonus Protetto di Nobis, il committente viene risarcito della perdita pecuniaria derivante e al tempo stesso viene supportato dalla garanzia tutela legale. La copertura ha una durata di 10 anni e decorre dal momento della conclusione degli interventi di ristrutturazione e del rilascio della documentazione necessaria per accedere ai benefici di legge.
Assicurazione contro i rischi di dover restituire il credito
Nello specifico, la polizza Superbonus Protetto di Nobis Assicurazioni include le garanzie Committente 100% e Tutela Legale. La prima agisce nel momento in cui viene confermata un’irregolarità nell’iter di accesso alle agevolazioni e copre la restituzione degli importi indebitamente percepiti o delle somme la cui erogazione è stata sospesa; la seconda permette all’assicurato di ottenere un supporto della compagnia sia in sede stragiudiziale che giudiziale, attraverso la designazione di legali o tecnici e la gestione di tutte le azioni necessarie a proteggere i suoi interessi.
Ricordiamo che vi è stata la Proroga dell’applicazione del Superbonus 110% per gli interventi di efficienza energetica e antisismici effettuati sugli edifici dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2022 (rispetto al previgente termine del 31 dicembre 2021), da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo e in quattro quote annuali di pari importo per la parte di spesa sostenuta nel 2022.